Piazzale delle Gardenie 12, 00172 Roma RM
V Municipio - Centocelle
0669481526
Sostienici
Centro per la persona, la coppia, la famiglia
Generazione hikikomori
questo articolo offre una panoramica su chi siano i giovani hikikomori, analizzando il motivo per cui questo disagio è spesso correlato ad un eccessivo utilizzo di internet e dei social network.
Il termine "hikikomori", coniato dallo psichiatra giapponese Saitō Tamaki negli anni '80, si riferisce ad un fenomeno che induce le persone a ritirarsi dalla vita sociale. La traduzione letterale del termine è "stare in disparte, isolarsi".
Questa è la condizione di molti ragazzi che manifestano un ritiro sociale e il rifiuto di contatti con il mondo esterno, per un periodo che può andare da alcuni mesi fino a diversi anni.
Il fenomeno, che riguarda principalmente giovani maschi di età compresa tra 14 anni e i 30 anni, è molto diffuso in Giappone dove interessa circa l'1% della popolazione, mentre in Italia sono stati rilevati circa 100 mila casi.

Parafrasando una frase di una famosa canzone italiana "il mondo in una stanza e tutto il resto è fuori": il mondo degli hikikomori è racchiuso nelle pareti di una camera da letto, dove la vita si svolge soprattutto di notte, momento in cui i ragazzi si connettono alla rete rifugiandosi in una realtà virtuale e immaginaria fatta di videogames e giochi di ruolo.  

Cosa porta i giovani hikikomori al ritiro sociale?

Il rifiuto del mondo ha radici molto profonde: sono ragazzi fragili psicologicamente che non riescono a reggere la pressione sociale e la competizione, per questo spesso abbandonano la scuola e tutte le relazioni che possono coinvolgerli emotivamente.

Le cause di questa autoreclusione sono diverse e spesso insorgono per esperienze negative in ambito scolastico (bullismo, scarso rendimento, bocciatura) e la paura di non riuscire ad essere all'altezza delle grandi aspettative che i genitori hanno nei loro confronti.

La sindrome da autoreclusione si sviluppa generalmente in un contesto familiare dove i padri sono spesso assenti e il figlio ha una forte relazione con la madre, la quale tende ad avere un atteggiamento iperprotettivo verso di lui.

I campanelli di allarme che possono far pensare alla sindrome da hikikomori sono: inversione del ritmo veglia-sonno, l'autoreclusione in camera da letto, la preferenza per le attività solitarie.  

Come il fenomeno hikikomori è correlato a quello della dipendenza da Internet?

L'isolamento e la solitudine sono l'altra faccia della medaglia di una società iperconnessa, dove la comunicazione si riduce spesso ad azioni meccaniche che escludono o ignorano il vissuto personale, le emozioni profonde delle persone. La virtualità diventa una dimensione irreale in cui tutto è possibile, un mondo che scorre e si consuma rapidamente senza lasciare nessuna risonanza emotiva.
Ed è così che l’utilizzo di Internet diventa uno dei mezzi per isolarsi da un mondo esterno che fa paura perché può mettere alla prova coinvolgendo in vario modo.

In questi giovani c'è un rifiuto del futuro ed una immersione parossistica nel presente, una realtà mediata e volutamente distante che si può osservare come uno spettatore guarda un film.
La società dei consumi ha offerto a queste fragili esistenze l'occasione di sfruttare la tecnologia per entrare nel mondo senza farne parte; uno schermo asettico diventa il filtro di realtà immaginarie da aprire e chiudere quando si vuole, restando tuttavia racchiusi in una corazza di anestesia emotiva.  

Le terapie psicologiche adeguate possono restituire ai reclusi dal mondo gli stimoli sociali necessari per relazionarsi e comunicare con gli altri sviluppando in loro il coinvolgimento emotivo e l'empatia: gli strumenti della conoscenza e della comunicazione possibili solo in un mondo reale e non virtuale.   E' importante anche un lavoro di rete, aiutando la famiglia a sviluppare adeguate capacità nell'affrontare la problematica del ritiro sociale grave per una migliore relazionalità con il proprio figlio.

Sitografia:   Jones M., (2006), Shutting Themselves In, in https://www.nytimes.com/2006/01/15/magazine/shutting-themselves-in.html  
https://www.treccani.it/enciclopedia/hikikomori_(Lessico-del-XXI-Secolo)
 
Pierdominici C., (2008), Intervista a Tamaki Saito sul fenomeno "Hikikomori", in http://www.psychomedia.it/pm/pit/cybpat/pierdominici-palma.htm   Parole chiave: isolamento, hikikomori, ritiro sociale, dipendenza da internet
Chi ha scritto questo articolo
HAI BISOGNO DI AIUTO? SCOPRI I NOSTRI SERVIZI ALLA PERSONA