La definizione comune di genitorialità, quella individuata universalmente dagli psicologi è che si
tratti di una fase di sviluppo dell’individuo in cui si concepisce la capacità di creare, proteggere,
nutrire, amare, rispettare e provare piacere per un altro individuo, che non è inevitabilmente un
bambino da generare e crescere.
Fare il genitore è una delle cose più complicate che vi siano, per molti è naturale, per altri può rappresentare un grosso sforzo; molto spesso i genitori, all’interno di una separazione giudiziale mettono in discussione la genitorialità dell’altro e chiedono l’intervento del magistrato. Il significato del termine “genitorialità” è costantemente in evoluzione; molti autori considerano la genitorialità come una fondamentale parte costruente la personalità di ogni individuo, altri ne parlano come uno stato evolutivo.
È fondamentale la capacità di accudimento e la capacità educativa.
Secondo Haller la capacità genitoriale è un costrutto molto articolato che non corrisponde alle qualità del singolo genitore e comprende la competenza relazionale e sociale.
Anche per Bornstein la competenza genitoriale è un costrutto molto articolato che comprende la personalità del genitore, un’adeguata competenza relazionale e sociale.
L’articolo 30 della Costituzione riconosce il dovere- diritto dei genitori di mantenere, istruire, educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio, stabilisce nel secondo comma che nei casi di incapacità la legge provvede che siano ascoltati i loro compiti (artt. 2- 5, l. n. 184 del 1983 e succ. mod).
Le capacità genitoriali devono soddisfare standard di affidabilità scientifica, ovvero i concetti che riguardano il parenting e la funzione genitoriale. Nello studio della genitorialità si devono prendere in considerazione, anche, gli stili educativi adottati dai genitori, all’interno del nucleo familiare, che possono essere: autorevole, autoritaria, trascurante, permissiva.
Attualmente queste valutazioni e questo studio si effettuano all’interno dei contesti peritali, ovvero le consulenze tecniche di ufficio (C. T. U.), in cui un esperto psicologo viene nominato dal magistrato per andare ad appurare le dinamiche relazionali tra i genitori ed il minore e poi consigliare per il miglior benessere psicologico del figlio (o dei figli), quindi redigere anche un calendario delle visite del genitore non collocatario.
Una valutazione esauriente e attendibile delle competenze genitoriali deve basarsi su: colloqui psicologici clinici di formato variabile, ossia individuali con i genitori, congiunti con la coppia genitoriale, osservazione diretta delle varie interazioni diadiche e triadiche tramite colloquio clinico e impiego di strumenti quali il Trilogue Play Clinic (LTPC) e il disegno congiunto, test carta e matita (D. F. U., test del bambino sotto la pioggia, test della famiglia; questionari autodescrittivi di personalità, quali l’MMPI-2, il MCMI-III e il PAI; test proiettivi (Rorschach), Thematic Apperception Test (TAT); test di rilevazione dei patterns di attaccamento.
Fare il genitore è una delle cose più complicate che vi siano, per molti è naturale, per altri può rappresentare un grosso sforzo; molto spesso i genitori, all’interno di una separazione giudiziale mettono in discussione la genitorialità dell’altro e chiedono l’intervento del magistrato. Il significato del termine “genitorialità” è costantemente in evoluzione; molti autori considerano la genitorialità come una fondamentale parte costruente la personalità di ogni individuo, altri ne parlano come uno stato evolutivo.
È fondamentale la capacità di accudimento e la capacità educativa.
Secondo Haller la capacità genitoriale è un costrutto molto articolato che non corrisponde alle qualità del singolo genitore e comprende la competenza relazionale e sociale.
Anche per Bornstein la competenza genitoriale è un costrutto molto articolato che comprende la personalità del genitore, un’adeguata competenza relazionale e sociale.
L’articolo 30 della Costituzione riconosce il dovere- diritto dei genitori di mantenere, istruire, educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio, stabilisce nel secondo comma che nei casi di incapacità la legge provvede che siano ascoltati i loro compiti (artt. 2- 5, l. n. 184 del 1983 e succ. mod).
Le capacità genitoriali devono soddisfare standard di affidabilità scientifica, ovvero i concetti che riguardano il parenting e la funzione genitoriale. Nello studio della genitorialità si devono prendere in considerazione, anche, gli stili educativi adottati dai genitori, all’interno del nucleo familiare, che possono essere: autorevole, autoritaria, trascurante, permissiva.
Attualmente queste valutazioni e questo studio si effettuano all’interno dei contesti peritali, ovvero le consulenze tecniche di ufficio (C. T. U.), in cui un esperto psicologo viene nominato dal magistrato per andare ad appurare le dinamiche relazionali tra i genitori ed il minore e poi consigliare per il miglior benessere psicologico del figlio (o dei figli), quindi redigere anche un calendario delle visite del genitore non collocatario.
Una valutazione esauriente e attendibile delle competenze genitoriali deve basarsi su: colloqui psicologici clinici di formato variabile, ossia individuali con i genitori, congiunti con la coppia genitoriale, osservazione diretta delle varie interazioni diadiche e triadiche tramite colloquio clinico e impiego di strumenti quali il Trilogue Play Clinic (LTPC) e il disegno congiunto, test carta e matita (D. F. U., test del bambino sotto la pioggia, test della famiglia; questionari autodescrittivi di personalità, quali l’MMPI-2, il MCMI-III e il PAI; test proiettivi (Rorschach), Thematic Apperception Test (TAT); test di rilevazione dei patterns di attaccamento.
Bibliografia
- American Psychological Association (2010). Guidelines for Child Custody Evaluations in Family Law Proceedings
- Bornstein, M.H. (1991). Crosscurrents in contemporary psychology. Cultural approaches to parenting. Hillsdale, NJ: Lawrence Erlbaum Associates, Inc.
- Camerini, G.B., Volpini, L., Lopez, G. (2019). Manuale di valutazione delle capacità genitoriali. APS-I: Assessment of Parental Skills-Interview. Rimini: Maggioli Editore
- Di Blasio, P. (2005). Genitori e figli oltre la crisi: la valutazione delle competenze parentali tra rischio e protezione, Milano: Unicopoli
- Fava Vizziello, G. (2003). Psicopatologia dello sviluppo. Bologna: Il Mulino
- Malagoti Togliatti, M., Capri, P., Rossi, Crescenzi, M. (2012). Linee Guida/2: L’ascolto del minore.
- Micoli A. (2012) genitori di fronte la separazione. Come affrontare una CTU. Franco Angeli.
- Micoli A. (2024) La valutazione delle competenze genitoriali. Key Editore
- Santrock, J.W. (2013). Psicologia dello sviluppo (Edizione Italiana a cura di Rollo, R.). Milano: McGraw-Hill Education
- Schaffer, H.R. (1998). Lo sviluppo sociale (Edizione Italiana a cura di Oliverio Ferraris, A.). Milano: Raffaello Cortina Editore
- Visentin, G.L. (2006). Definizione e funzioni della genitorialità
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