In questi giorni stiamo assistendo a qualcosa di già visto, le criticità degli eventi estremi mettono a dura prova i cittadini che vengono travolti dai disastri ambientali sempre più ricorrenti e intensi.
Gli sconvolgimenti climatici sono ormai un fenomeno frequente, i rischi ambientali mostrano i loro effetti su un territorio fragile ed esposto al rischio idrogeologico.
Il riscaldamento globale ha cambiato radicalmente lo stato del sistema, il clima mediterraneo ha ceduto il posto alla tropicalizzazione, le stagioni si succedono in modo molto anomalo mostrando due facce di una stessa medaglia: periodi di siccità e alluvioni che provocano distruzione e cambiamento strutturale dell'equilibrio ambientale.
Da sempre l'uomo ha modificato l'ambiente a suo vantaggio, con il progresso industriale le risorse sono state sfruttate in modo intensivo impoverendo l'ecosistema e alterando di conseguenza gli equilibri naturali che legano gli esseri viventi. L'inquinamento incombe come minaccia costante per ricordare che tutte le attività umane ( cementificazione, disboscamento) hanno un effetto boomerang che nel tempo provoca danni alla vivibilità e alla salute dell'uomo.
Il panorama attuale mostra criticità ambientali molto evidenti e preoccupanti ma, accanto a questo scenario, purtroppo ricorrente, vediamo l'aspetto positivo della solidarietà, gli "angeli del fango" accorrono nei luoghi disastrati formando una catena umana in soccorso delle popolazioni colpite.
Solidarietà e resilienza (oltre gli interventi istituzionali più o meno efficaci in termini di progettualità e prevenzione) rappresentano quella energia sociale viva e presente, capace di guardare al futuro con l'ottimismo della rinascita.
La cultura della prevenzione e della solidarietà devono diventare una forma di educazione permanente, un banco di prova per esprimere e far conoscere la parte migliore di noi, il desiderio di cooperare per il bene della collettività e per la sostenibilità ambientale.
Gli sconvolgimenti climatici sono ormai un fenomeno frequente, i rischi ambientali mostrano i loro effetti su un territorio fragile ed esposto al rischio idrogeologico.
Il riscaldamento globale ha cambiato radicalmente lo stato del sistema, il clima mediterraneo ha ceduto il posto alla tropicalizzazione, le stagioni si succedono in modo molto anomalo mostrando due facce di una stessa medaglia: periodi di siccità e alluvioni che provocano distruzione e cambiamento strutturale dell'equilibrio ambientale.
Da sempre l'uomo ha modificato l'ambiente a suo vantaggio, con il progresso industriale le risorse sono state sfruttate in modo intensivo impoverendo l'ecosistema e alterando di conseguenza gli equilibri naturali che legano gli esseri viventi. L'inquinamento incombe come minaccia costante per ricordare che tutte le attività umane ( cementificazione, disboscamento) hanno un effetto boomerang che nel tempo provoca danni alla vivibilità e alla salute dell'uomo.
Il panorama attuale mostra criticità ambientali molto evidenti e preoccupanti ma, accanto a questo scenario, purtroppo ricorrente, vediamo l'aspetto positivo della solidarietà, gli "angeli del fango" accorrono nei luoghi disastrati formando una catena umana in soccorso delle popolazioni colpite.
Solidarietà e resilienza (oltre gli interventi istituzionali più o meno efficaci in termini di progettualità e prevenzione) rappresentano quella energia sociale viva e presente, capace di guardare al futuro con l'ottimismo della rinascita.
La cultura della prevenzione e della solidarietà devono diventare una forma di educazione permanente, un banco di prova per esprimere e far conoscere la parte migliore di noi, il desiderio di cooperare per il bene della collettività e per la sostenibilità ambientale.