Mai come in questi ultimi anni l'uomo si è trovato ad affrontare le criticità di un sistema nel quale l'equilibrio ambientale è messo a dura prova.
Così come il nostro adattamento. Quando si parla di ambiente bisogna evidenziare la stretta connessione tra tutti i viventi e il mondo fisico nel quale essi trovano il loro sostentamento e adattamento. La pandemia, che da qualche anno ha sconvolto e trasformato la nostra quotidianità è un esempio lampante di quanto, anche in epoche storiche precedenti, la diffusione di organismi microscopici possa incidere sulla popolazione mettendo a rischio, con il contagio, la vita di tante persone.
Le misure sanitarie di prevenzione e contenimento del CoVID hanno di fatto cambiato radicalmente quella normalità sulla quale tutti contavano di poter gestire liberamente relazioni, contatti, spostamenti. La limitazione di questa libertà ha creato di fatto un disagio psicologico, una sorta di riprogrammazione dei criteri di scelta, del modus vivendi che ognuno aveva assunto come naturale e spontaneo nel proprio ambiente sociale.
Anche se ora la situazione pandemica sembra contenuta non possiamo sentirci sicuri di aver superato in toto le eventualità di nuovi e sconosciuti agenti di infezione e contagio. Tuttavia le criticità del sistema biologico non sono le sole ad avere incisive conseguenze sulla vita dell'uomo.
Ci troviamo di fronte a cambiamenti climatici radicali che, in modo sempre più intenso e inaspettato, danno luogo a fenomeni estremi (siccità, alluvioni, inondazioni, ecc). La tropicalizzazione del clima è ormai diventata un fenomeno ambientale in atto che di anno in anno accentua le sue manifestazioni alterando l'equilibrio ambientale degli ecosistemi. Il riscaldamento globale infatti rappresenta una diretta conseguenza delle attività umane dalla rivoluzione industriale in poi.
Lo sfruttamento intensivo delle risorse, l'industrializzazione, l'urbanizzazione sono stati per tanti anni un processo di degradazione e impoverimento del territorio che è diventato più fragile e indifeso di fronte alle avversità climatiche delle quali spesso abbiamo notizie dai media.
Le nuove sfide dell'homo sapiens ci fanno capire che la crisi del sistema può diventare un banco di prova per sviluppare capacità di adattamento e resilienza, forse le stesse che milioni di anni fa hanno contribuito all'evoluzione della specie.
C'è comunque la necessità di recuperare e dare vigore a una impronta ecologica globale in grado di aprire le strade a una coscienza ecologica responsabile nella gestione delle risorse. Le sfide dell'uomo nascono sempre in periodi di crisi, il cambiamento può stimolare in ognuno di noi il desiderio di scoprire diverse e potenziali opportunità di crescita personale e sociale.
Così come il nostro adattamento. Quando si parla di ambiente bisogna evidenziare la stretta connessione tra tutti i viventi e il mondo fisico nel quale essi trovano il loro sostentamento e adattamento. La pandemia, che da qualche anno ha sconvolto e trasformato la nostra quotidianità è un esempio lampante di quanto, anche in epoche storiche precedenti, la diffusione di organismi microscopici possa incidere sulla popolazione mettendo a rischio, con il contagio, la vita di tante persone.
Le misure sanitarie di prevenzione e contenimento del CoVID hanno di fatto cambiato radicalmente quella normalità sulla quale tutti contavano di poter gestire liberamente relazioni, contatti, spostamenti. La limitazione di questa libertà ha creato di fatto un disagio psicologico, una sorta di riprogrammazione dei criteri di scelta, del modus vivendi che ognuno aveva assunto come naturale e spontaneo nel proprio ambiente sociale.
Anche se ora la situazione pandemica sembra contenuta non possiamo sentirci sicuri di aver superato in toto le eventualità di nuovi e sconosciuti agenti di infezione e contagio. Tuttavia le criticità del sistema biologico non sono le sole ad avere incisive conseguenze sulla vita dell'uomo.
Ci troviamo di fronte a cambiamenti climatici radicali che, in modo sempre più intenso e inaspettato, danno luogo a fenomeni estremi (siccità, alluvioni, inondazioni, ecc). La tropicalizzazione del clima è ormai diventata un fenomeno ambientale in atto che di anno in anno accentua le sue manifestazioni alterando l'equilibrio ambientale degli ecosistemi. Il riscaldamento globale infatti rappresenta una diretta conseguenza delle attività umane dalla rivoluzione industriale in poi.
Lo sfruttamento intensivo delle risorse, l'industrializzazione, l'urbanizzazione sono stati per tanti anni un processo di degradazione e impoverimento del territorio che è diventato più fragile e indifeso di fronte alle avversità climatiche delle quali spesso abbiamo notizie dai media.
Le nuove sfide dell'homo sapiens ci fanno capire che la crisi del sistema può diventare un banco di prova per sviluppare capacità di adattamento e resilienza, forse le stesse che milioni di anni fa hanno contribuito all'evoluzione della specie.
C'è comunque la necessità di recuperare e dare vigore a una impronta ecologica globale in grado di aprire le strade a una coscienza ecologica responsabile nella gestione delle risorse. Le sfide dell'uomo nascono sempre in periodi di crisi, il cambiamento può stimolare in ognuno di noi il desiderio di scoprire diverse e potenziali opportunità di crescita personale e sociale.